Working Holiday Australia: Parte 2: Cosa fare quando arrivi.

Quali sono i primi passi da fare una volta atterrato in Australia per la tua Working Holiday?
Una volta atterrati in Australia e sistemati in qualche ostello, il passo successivo per iniziare la vera Working Holiday è svolgere le noiose pratiche burocratiche. Sì, sono noiose anche in Australia.
Però, per noi italiani, abituati a bollettini postali, marche da bollo, versamenti in contanti, lunghe code agli sportelli, richieste assurde di documenti inventati giusto per far lavorare l’ennesimo funzionario altrimenti inutile, sarà una manna avere a che fare con il sistema australiano.
Un po’ come trovarsi di colpo nel futuro, o su una nave spaziale, invece che in un freddo ufficio pieno di computer.
Il primo passo è quello di comprare una SIM card per il vostro smartphone. In Australia ci sono quattro grandi compagnie di telefonia mobile, in ordine alfabetico: Optus, Telstra, Virgin, Vodafone.
Ogni compagnia offre diversi piani a seconda delle vostre necessità, e ovviamente i prezzi sono differenti in base alla copertura della rete e ai servizi offerti.
La Telstra è la compagnia più importante, quella nazionale (per capirci, quella che fornisce anche i telefoni pubblici in giro per le città), la copertura è quasi totale, arrivando addirittura nella maggior parte delle aree dell’Outback tramite i suoi ripetitori (anche se non proprio ovunque, mi han detto), utile quindi se pensate di passare parecchio tempo lontano dalle città.
Ovviamente non sto a dirvi i piani dettagliati perché ogni pochi mesi cambiano, però con 50 AUD al mese, avrete 8 GB di traffico dati e chiamate illimitate e sms (ma chi li usa quelli?).
La Optus offre un ottimo servizio, con una buona copertura anche fuori città, ma mai quanto Telstra. Io all’inizio scelsi questa ed ebbi campo anche fuori dai centri abitati, se non erano troppo distanti dalle città.
Per avere 8 GB di traffico dovrete pagare 40 AUD al mese, sempre con chiamate e messaggi illimitati.
La Vodafone in Australia non è come la Vodafone in Europa, in sostanza prende solo in città. Io cambiai la mia SIM a Melbourne (per delle offerte davvero vantaggiose in quel momento), e mi accorsi che appena fuori città il telefono non prendeva più. Dicono che stiano aumentando la loro copertura ma al momento vi consiglio di scegliere Vodafone solo se avete in mente di stare in città.
In questo caso la compagnia è perfetta e offre dei piani molto vantaggiosi e, soprattutto, la possibilità di modificare il piano a proprio piacimento, scegliendo quanti dati, minuti, messaggi avere con i diversi prezzi.
I piani base prevedono che con 30 Dollari si hanno solo 3 GB, ma con 50 ne avrete addirittura 14.
Infine, l’ultima compagnia telefonica di cui vi parlo è la Virgin Mobile. Non conosco nessuno che abbia mai avuto questa SIM, ma il sito dice che con 30 AUD avete 5 GB di dati. Probabilmente la copertura della rete è peggiore di quella di Vodafone, ma se state in città e volete risparmiare Virgin fa al caso vostro forse.
Ovviamente ogni compagnia ha la sua App per smartphone dalla quale potrete controllare il credito, l’offerta, cambiare piano, ecc.
La seconda cosa da fare è aprire un conto in banca, se avrete intenzione di lavorare legalmente durante l’anno. Vi conviene fare prima la SIM semplicemente perché in banca vi chiederanno un numero di telefono australiano valido, al quale invieranno password e dati vari.
Io scelsi la Commonwealth Bank, che è la più diffusa in tutta la nazione e quella che possiede più ATM, sparsi anche nelle zone remote, senza quindi farvi pagare nessuna commissione ad ogni prelievo.
Tramite la Commonwealth potrete addirittura aprire un conto, online, ancora prima di arrivare in Australia, trovandovi già coperti una volta atterrati. La stessa cosa potete farla per chiudere il conto. Basterà mandare un’email anche se siete già usciti dal paese e penseranno a tutto loro.
Le differenze tra le banche non sono molte, ma soprattutto, io non sono un esperto di banche e finanza per dirvi quale ha il miglior tasso di interesse o altre cose simili.
Ogni banca vi fornirà di una Carta di Debito con la quale prelevare e pagare nei negozi, vi fornirà di un’App per smartphone con la quale controllare il vostro conto e fare bonifici, e comunque sia qualunque banca andrà benissimo per farsi accreditare gli stipendi (settimanali).
Sia la Commonwealth che le altre banche più importanti – Westpac, NAB, ANZ – operano anche al di fuori dell’Australia e le potete trovare in nazioni quali la Nuova Zelanda, gli USA, Regno Unito, Cina, e soprattutto nelle altre nazioni dell’area Asia/Oceania.
Quando andrete ad aprire il conto in banca vi chiederanno diverse informazioni ed un indirizzo al quale spedire la vostra Carta ed eventuali notifiche. Potrete tranquillamente fornire l’indirizzo dell’ostello in cui risiedete nei primi giorni, e la Carta vi verrà recapitata nel giro di una settimana.
I funzionari sono abituati a vedere ogni giorno backpackers da tutto il mondo che arrivano nei loro Istituti ad aprire o chiudere conti correnti, quindi non siate troppo intimoriti da questo passo.
L’ultima importante pratica per poter iniziare a lavorare in Australia è ottenere il Tax File Number, o TFN.
In pratica è equiparabile al nostro codice fiscale, ma fatto solo da numeri.
Richiederlo è molto semplice e si può fare velocemente su questo sito. Vi verranno richieste varie informazioni anagrafiche e un indirizzo di residenza, e anche qui potrete usare quello del vostro ostello.
Nel giro di una settimana vi verrà recapitata una lettera che indica il vostro TFN, da conservare in un luogo sicuro. Il TFN è proprio come un codice fiscale individuale e sarà valido per tutta la vostra vita; ciò significa che non avrete bisogno di richiederne un altro anche se doveste tornare in Australia per lavoro dopo diversi anni (quindi conservatelo!).
Il TFN è necessario per poter essere pagati e per versare le tasse derivanti dal vostro lavoro. Ogni datore, al momento dell’assunzione, ve lo richiederà.
Per comodità è possibile collegare il TFN al vostro Conto Corrente bancario (tramite il sito della banca), e poter agevolare pagamenti di tasse e quant’altro.
C’è ancora una piccola questione da svolgere nelle prime settimane, che è quella di iscriversi al Medicare e richiedere la loro Carta dei servizi, completamente gratuita.
In sostanza è una copertura sanitaria valida per i primi sei mesi dall’ingresso nel paese. Dopo sei mesi è necessario lasciare il paese e rientrare, per ottenerne un’altra; oppure sottoscrivere un’assicurazione sanitaria privata per i restanti mesi del visto.
La Medicare non è altro che una tessera, come la nostra Carta dei Servizi, che attesta che voi potrete ricevere le cure necessarie in caso di bisogno.
Per richiederla basta recarsi presso un qualunque ufficio Medicare (un po’ come la nostra ASL), muniti della propria Tessera dei Servizi italiana e del Passaporto. Loro conoscono già la procedura e vi faranno compilare e firmare un questionario.
Anche qui dopo pochi giorni riceverete per posta la vostra tessera Medicare valida sei mesi.
Nel prossimo articolo parlerò di come cercare lavoro (curriculum e siti di annunci), e come versare (o richiedere) le tasse al momento di lasciare il paese.
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