Sydney

Sydney. La capitale del New South Wales mi piace.
Mi piace per quanto possa piacermi una grande città, sia chiaro. Tutte le persone per mesi mi avevano detto che Melbourne era meglio. Beh sì, qualcosa di meglio c’era, e qualcosa mi mancava quando l’ho lasciata, come tutte le volte che si lascia un posto nel quale si è passato molto tempo. A Melbourne c’è più arte, più architettura moderna, più locali che fanno musica dal vivo, probabilmente.
Però Sydney mi ha colpito di più. Sarà anche per il clima più mite rispetto a Melbourne, o per il fatto che qui non ci ho dovuto vivere per mesi, cercando lavoro, ma ci sono stato semplicemente in modalità “vacanza”.
Una cosa che ho particolarmente apprezzato è la presenza di enormi parchi e spazi verdi, tutti vicino al CBD, come Hyde Park (con la vicina Cattedrale di St Mary, molto bella) o l’enorme e curatissimo Royal Botanic Garden, che porta direttamente all’attrazione principale, la Sydney Opera House.
L’Opera, inaugurata nel 1973 con la sua famosa struttura a “conchiglia”, è affacciata sulla baia e vicina all’altro pezzo forte della città, il Sydney Harbour Bridge, uno dei più lunghi ponti ad unica campata del mondo. Tutta la zona è molto carina, molto affollata e molto molto costosa. Però la vista dello skyline al tramonto (dalla riva opposta) è necessaria se si è in città.
Vicino al Ponte c’è il quartiere denominato “The Rocks”, primo vero insediamento della spedizione britannica di James Cook, e il Museum of Contemporary Arts, molto particolare (e gratuito).
Un altro punto a favore di Sydney, rispetto a Melbourne, è dato sicuramente dalle spiagge.
Dalla famosa Bondi Beach fino a Cogee, circa 6 km più a sud, c’è un percorso pedonale che costeggia l’Oceano con numerose spiagge, più o meno grandi, e un mare impetuoso, ma pulito e trasparente, nonostante la città sia letteralmente a ridosso di esso.
Anche a Sydney è presente un efficiente sistema di mezzi pubblici – bus, treni e metropolitana – tutti utilizzabili pagando singoli biglietti o con la più comoda Opal card, che si può richiedere in quasi tutti i tabaccai o convenience store vicini alle fermate.
Nella capitale del NSW ci sono stato una settimana, prima di riprendere il mio viaggio verso nord, e altri tre giorni dopo Cairns, prima di lasciare l’Australia, ma mi ha comunque lasciato una buona impressione.
Alcune persone che ho conosciuto hanno affermato che di lavoro ce n’è, e non è difficile trovarlo.
Le paghe sono sicuramente più scarse rispetto a quelle “esagerate” del Western Australia, sia per la concorrenza agguerrita, sia per la posizione più vantaggiosa della città, rispetto a quelle sulla lontana e desolata costa ovest, ma il lavoro insomma non manca.
Non saprei però quanto sia facile e veloce trovarlo, a Sydney: ho sentito opinioni contrastanti in merito, da parte di molta gente, e la mia esperienza lavorativa si fermò a Melbourne, quindi posso solo fare affidamento su quello che ho sentito da altre vive voci che lì ci hanno vissuto e lavorato.
Magari un giorno ci tornerò a Sydney, per passarci più tempo e viverla davvero, scoprendo meglio pregi e difetti che mi sono sicuramente perso, ma adesso era tempo di tornare sulla strada.
Clicca qui per vedere la GALLERIA COMPLETA di Sydney.
La canzone che mi ricorda il tempo passato a Sydney è questa.
Continua…
0 Comments